I giovani sono il futuro del nostro paese e avere delle associazioni all’interno del nostro territorio affinché lavorino per la loro educazione e formazione è di cruciale importanza. È per questo che abbiamo fatto qualche domanda a Franca Di Marco, membro del Consiglio dell’Associazione Salesiani Cooperatori di Piedimonte Matese.
La vostra è una realtà che opera sul territorio da molti anni accogliendo numerose generazioni di giovani. Quali sono i segreti della vostra longevità e quali i vostri obiettivi?
«Il segreto è un forte spirito di unione e cooperazione che ci contraddistingue perché appartiene ai principi che ispirano la nostra associazione. I nostri obiettivi sono di lavorare a favore dei giovani e soprattutto di quelli più svantaggiati, come voleva Don Bosco.»
In un’epoca in cui la tecnologia la fa da padrona, le attenzioni dei giovani sono spesso rivolte ad altri interessi. Che significa oggi vivere l’oratorio? In che modo evitate il loro allontanamento da un luogo così importante di crescita, educazione e aggregazione?
«Oggi vivere in Oratorio significa trovare un luogo accogliente ed ospitale dove ognuno può trovare il proprio spazio di amicizia e di formazione. Per non farli allontanare cerchiamo di lavorare sugli aspetti relazionali e molto sul gruppo, come fonte di scambio reciproco ed arricchimento personale.»
Le infrastrutture e la loro manutenzione sono questioni a cui le associazioni operanti nell’ambito dell’educazione devono ovviare continuamente. In che modo finanziate il mantenimento della struttura? Ricevete sostentamenti dall’esterno o solo autofinanziamento?
«Purtroppo questo resta un punto di forte criticità perché abbiamo poche fonti di finanziamento, oltre alle offerte liberali dei singoli associati. Siamo federati all’associazione nazionale dei Cooperatori che ci dà un contributo del 5 per mille e cerchiamo di partecipare alle progettualità presenti sul territorio.»
Associazioni e nuovi servizi sono sorti all’interno di spazi che un tempo vi appartenevano, limitando gli ambienti a vostra disposizione. A fronte di questo, è diminuita la mole di attività? Quali sono nello specifico?
«Il fatto che molti spazi non ci appartengano più ci limita soprattutto nel periodo estivo dove l’Oratorio con l’Estate Ragazzi raggiunge un numero di presenze giornaliere ragguardevole, circa duecento, e avremmo bisogno di spazi maggiori soprattutto per le attività laboratoriali.»
I bambini sono certamente seguiti dagli animatori nel loro percorso formativo. In che modo formate questi ultimi?
«I nostri animatori seguono un percorso formativo continuo con incontri settimanali, guidati dai Cooperatori Salesiani della nostra sede, e partecipano alle iniziative di formazione residenziale che i Salesiani propongono ogni anno nell’ambito dell’Ispettoria meridionale.»
Il nostro blog si chiama “Fare Comunità”: per la vostra associazione che si intende per “fare comunità”? In che modo riuscite a fare rete con altre associazioni o soggetti del territorio? E soprattutto, cosa si può fare meglio in tal senso?
«La nostra Associazione è aperta ad ogni forma di collaborazione con l’esterno, come dimostrano le numerose iniziative a cui partecipiamo con gli altri gruppi parrocchiali e diocesiani presenti su territorio, con associazioni sportive e con l’Associazione Diversamente abili.»
Giuseppe Pannone
Nato nel 1996, conduce a Piedimonte Matese una vita dedita alla passione per il teatro. Studia cinema all’Università degli Studi di Roma Tre. Membro di Amici di Pericle, crede che il cosidetto “quarto potere”, in particolar modo televisione e cinema, possa contribuire in modo decisivo ad una nuova consapevolezza civica della comunità.