Comitato Commercianti

Piedimonte Matese, Comitato Commercianti: le proposte oltre alla Kermesse

In questo nuovo numero di Fare Comunità ci siamo avvicinati ai negozianti del nostro territorio, confrontandoci con il Presidente del Comitato Commercianti di Piedimonte Matese, Umberto Doti.

Come è nata l’idea di istituire il Comitato dei Commercianti a Piedimonte? Cosa si propone e come pensa di ottenere i suoi obiettivi?
«L’idea nasce dall’esigenza di accomunare tante competenze e micro realtà in una sorta di rete alla quale ognuno può contribuire a migliorare le quotidianità degli altri. Il Comitato funge da piattaforma dove esporre le problematiche legate alle varie categorie e, con l’aiuto di consulenti specializzati, si lavora a un’eventuale soluzione e si attua, non tralasciando la promozione delle attività e del territorio, ricreando un indotto turistico che ha sempre contraddistinto le nostre zone».

Quanti commercianti hanno aderito al comitato?
«Poiché abbiamo a che fare con una realtà giovane e in costante mutamento, contiamo circa 120 iscritti, ma tanti altri si stanno aggiungendo e tanti altri ci supportano, nonostante le loro location professionali li lascino fuori da diverse iniziative che, per una questione puramente logistica, vengono svolte solo nel centro».

Il dialogo con le istituzioni è ovviamente decisivo nel perseguimento dei vostri obiettivi. Che rapporti avete con le istituzioni?
«Il rapporto con le istituzioni è da sempre la nota dolente di tutti i progetti come il nostro. A tal riguardo abbiamo sviluppato e siglato un Protocollo d’Intesa con l’attuale amministrazione nel quale, oltre a enunciare le nostre maggiori criticità, abbiamo sottolineato l’esigenza dell’istituzione della Consulta dei Commercianti e un assessore preposto al Commercio, per avere la giusta interfaccia per una interazione tra le parti».

Naturalmente il vostro comitato, rappresentando una categoria professionale, ha una natura particolare e diversa dagli altri comitati e associazioni presenti sul territorio. Che tipo di relazione avete stabilito con questi ultimi? In che modo sono possibili dialogo e collaborazione?
«Siamo consapevoli che l’attuazione di una programmazione di rivalutazione del commercio locale e del territorio sia impensabile senza l’aiuto di altre forze. Siamo infatti sempre aperti a dialoghi costruttivi e a fattive collaborazioni con chiunque abbia l’incipit di dare alla nostra cittadina un volto nuovo, mettendo a piena disposizione le nostre risorse e le nostre competenze». 

Quale ritiene essere lo stato di salute delle attività commerciali a Piedimonte?
«Penso che le attività commerciali e non di Piedimonte stiano attraversando una criticità non piacevole, situazione che si protrae ormai da diverso tempo, anche per le innumerevoli aperture di GDO (Grande Distribuzione organizzata, ndr), minando profondamente la qualità di vita degli operatori».

Quali sono le misure che proponete all’Amministrazione per sostenere e sviluppare il commercio a Piedimonte?
«In primis l’essere parte integrante nelle scelte che riguardano le nostre competenze e, a tal proposito, abbiamo sottoposto all’amministrazione diversi suggerimenti a questioni che ci riguardano da vicino: la regolamentazione del mercato cittadino, la gestione degli spazi parcheggio a pagamento, nonché le problematiche riguardanti le tasse comunali. Modifiche ed agevolazioni che potrebbero sembrare semplici palliativi, ma che su periodo medio-lungo potrebbero fare la differenza, in un’ottica di costante sinergia tra Comitato ed Amministrazione».

Situazione parcheggi, mobilità cittadina, accesso ai centri storici, mercato del lunedì; quali di questi pensa siano opportunità e quali ostacoli?
«Valutate e gestite responsabilmente, possono diventare tutte delle opportunità. Ad esempio, per quanto riguarda le problematiche relative al parcheggio, apportando minime modifiche, disponendo gli stalli a pagamento in modo equo e non circoscritto al solo centro cittadino e fornendo all’utente una tolleranza oraria con possibilità di pagare un’eventuale dimenticanza nelle successive 24 ore, potremmo agevolare la sosta nel centro invece di scoraggiarla. Anche al mercato del lunedì abbiamo dedicato un capitolo nella nostra lista di modifiche, ipotizzando una regolamentazione di numero e di specie di espositori e, inoltre, una disposizione oculata degli spazi, anche in base alle zone commerciali, dividendo per settori il mercato senza ledere le attività locali».

La “Kermesse D’Autunno” è stato un evento che ha riscosso grande successo e sentiamo sia doveroso ringraziarvi ancora una volta per averlo organizzato. Come vi è venuta l’idea? Continuerà ad essere solo ”d’autunno” o pensate ad una frequenza diversa, magari che accompagni tutte le stagioni? Quali iniziative e progetti state elaborando per il futuro?
«La Kermesse d’Autunno nasce come sfida con noi stessi a conferma di quanto seminato fino ad ora e, visto il risultato più che soddisfacente, possiamo affermare che stiamo percorrendo la strada giusta. Il nostro interesse per le problematiche della categoria e del territorio può portare solo buoni frutti. Siamo proiettati alla realizzazione di altri eventi, forse anche stagionali, ma per svolgere al meglio il nostro compito procediamo un passo alla volta e il prossimo ci porta al Natale. L’evento ha visto la partecipazione di tante persone e questo è stato un segnale davvero incoraggiante per la comunità di Piedimonte».

A tal proposito, le facciamo l’ultima domanda. Il nostro blog si chiama Fare Comunità. Cosa significa per i commercianti di Piedimonte “fare comunità!?
«I commercianti per troppo tempo hanno perso di vista il “fare comunità” ed è per questo che nasce il Comitato Commercianti Piedimontesi, dal sogno di qualcuno di riportare in auge lo spirito di cooperazione e di collaborazione, perché del resto è risaputo che una grande difficoltà, affrontata in tanti, diventa piccola e gestibile».

Giuseppe Pannone

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