Il senso di comunità parte innanzitutto dalle proprie origini. La memoria della nostra storia, del passato, sono fattori fondamentali affinché il cittadino si senta parte integrante della comunità. Abbiamo pertanto incontrato chi, da qualche anno, cerca di sensibilizzare gli abitanti al rispetto della propria, l’associazione Cuore Sannita, nel nome del Presidente, Giuseppe D’Abbraccio.
L’associazione Cuore Sannita intende, da qualche anno, introdurre i cittadini e i semplici appassionati alla conoscenza di una terra intrisa di storia, quale il Sannio. In che modo operate?
«Promuovendo e sviluppando la cultura e la divulgazione degli aspetti sociali, culturali ed economici del territorio sannita; proponendo la realizzazione di strutture, provvedimenti e politiche che facilitino lo sviluppo dell’area e degli abitanti sanniti; proponendo provvedimenti per la tutela e lo sviluppo del territorio e per l’attrazione di risorse e di interventi a carattere locale e nazionale; promuovendo un’azione culturale ed elaborare proposte concrete in tal senso.»
Dopo diversi anni di attività siete soddisfatti dei risultati raggiunti? Qual è, ad oggi, il riscontro da parte dei cittadini?
«Molto soddisfatti, soprattutto perché il nostro Monte Cila, situato all’interno del Parco Archeologico, con le sue mura megalitiche che risalgono al VII-IV secolo a.C., sono state visitate, in 5 anni, da più o meno 5000 persone e, tenendo conto delle “difficoltà” che si possono incontrare lungo il percorso, non sono poche.»
L’identità di un cittadino passa anche attraverso la storia della sua terra. Senza la conoscenza del passato, delle proprie origini, non può esserci visione del futuro. Quanta strada deve essere ancora fatta affinché si arrivi ad una piena coscienza civica e come Cuore Sannita può aiutare in questo percorso?
«Far parte di un territorio e di una comunità significa in primis amare le proprie radici. Cuore sannita cerca anche di promuovere iniziative e proporre la realizzazione di strutture idonee per un ambiente, sia naturale che urbano, più pulito, più vivibile e che favorisca le relazioni sociali.»
Il rilancio del turismo, volano di sviluppo del nostro territorio, passa sicuramente tramite la valorizzazione dei beni storici e culturali. Cosa non ha funzionato finora e come intervenire per cogliere questa opportunità?
«Le cose che non hanno funzionato sono, purtroppo, sempre le stesse e cioè, paradossalmente, il problema della cultura. Mi spiego: in paesi come i nostri, ma anche a livello nazionale, la cultura piace a tutti, ma poi quando bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare “davvero” per raggiungere dei risultati, vengono meno i presupposti e, a volte, anche le istituzioni non sono presenti come dovrebbero.»
Sicuramente il potenziamento delle vostre attività, ai fini di una maggiore connessione tra il cittadino e la propria terra, può essere rafforzato dalla sinergia con le altre associazioni locali. Esistono già progetti per fare rete?
“Progetti esistono, sia nostri che in sinergia con altre ass.ni locali. Infatti abbiamo rinnovato il nostro impegno e supporto per le aperture (e visite guidate) alla direzione del museo civico MU.CI.RA.MA. di Piedimonte Matese, struttura importantissima per la nostra città, proprio perché Cuore Sannita crede fermamente nel fare rete, anche perché da soli non si va da nessuna parte.»
Ringraziamo Giuseppe D’Abbraccio per la preziosa disponibilità.
Valentina Monte
Nata a Piedimonte Matese, classe 1989, si è laureata in Filologia Moderna presso l’Università della Campania “L.Vanvitelli”. Giornalista pubblicista.
Membro di Amici di Pericle, crede che la partecipazione civica possa contribuire ad una maggiore consapevolezza dell’essere cittadino nella propria comunità.