È un bene storico di cui si è sentito parlare tanto, forse troppo. E su cui non c’è mai stata abbastanza chiarezza, almeno fino al momento in cui è nato il Comitato Civico “Recuperiamo Palazzo Ducale”, che ha l’importante merito di aver portato questa situazione all’attenzione generale.
Per questo numero di Fare Comunità abbiamo parlato con il Presidente del Comitato Civico, Guglielmo Ferrazzano, a cui abbiamo rivolto qualche domanda.
Buongiorno, Guglielmo. Cos’è e quando è nato il Comitato “Recuperiamo Palazzo Ducale”? Quali azioni avete portato avanti finora?
«Il Comitato Civico “Recuperiamo Palazzo Ducale” è nato nel febbraio 2016; la sua nascita è legata alla volontà di ricevere spiegazioni, dalla Provincia di Caserta, in merito al mancato utilizzo di 2 milioni e mezzo di euro, facenti parte dei fondi “Post sisma” che, da quanto ci è dato sapere, dovevano essere impiegati per alcuni lavori di messa in sicurezza e risanamento conservativo della struttura, la parte di cui è proprietaria la Provincia di Caserta.
La prima azione è stata quella di portare a termine una petizione, consegnata alla Provincia di Caserta nel marzo 2016. Poi il Comitato ha partecipato alla campagna di raccolta firme per il Fondo Ambiente Italiano (FAI). Quest’avventura, durata fino al novembre 2016, ha permesso al Palazzo Ducale di essere il diciannovesimo bene nella classifica nazionale sul sito FAI. Un risultato più che ottimo, ed eccezionale tenendo conto che oltre trentamila beni sono stati candidati durante la petizione. Nel mentre abbiamo avuto alcuni incontri in Provincia, con alcuni rappresentanti istituzionali, e anche uno in Regione Campania per approfondire la questione dei fondi.»
Qual è la situazione attuale? In che stato versa la struttura?
«Da ciò che ci è dato sapere (e speriamo di sbagliarci), la struttura non riversa in ottime condizioni. Benché non vi sia stata una visita di recente, più volte chiesta all’Ente proprietario proprio al fine di verificarne l’agibilità e le condizioni, si ha notizia di crolli in qualche punto della copertura. Copertura che, appunto, si sarebbe potuta rifare con i fondi poc’anzi citati.»
Spesso si leggono e si sentono inesattezze. Aiutateci a fare un po’ di chiarezza: di chi è la proprietà del Palazzo Ducale? Chi può, o meglio “deve”, intervenire affinché si possa sbloccare la situazione?
«Il Palazzo Ducale è per metà proprietà della famiglia Gaetani dell’Aquila d’Aragona e per metà della Provincia di Caserta, che l’ha rilevata nel 2003. In quell’anno la famiglia Gaetani decise di vendere e, trattandosi di un bene vincolato, la Provincia esercitò il diritto di prelazione, decidendo di acquistarne una porzione, quella definita “Piano nobile”, con l’ingresso principale. La Provincia di Caserta ha oggi sulle spalle la responsabilità della porzione di struttura di cui è proprietaria.»
Avete già incontrato il Sindaco di Piedimonte Matese e il Presidente della Provincia? Se sì, a che esito hanno portato gli incontri?
«Dopo la consegna della prima petizione nel marzo 2016, abbiamo poi avuto incontri con l’ex Presidente della Provincia (il Facente Funzioni), con l’ex assessore Giaquinto, con il dirigente del settore patrimonio. A breve invieremo il report di tutto quanto il Comitato ha fatto finora al neo Sindaco Luigi Di Lorenzo e, insediatosi da poco il nuovo Presidente della Provincia, presto chiederemo di essere ricevuti.»
Recentemente, alcuni esponenti del M5S hanno fatto visita al Palazzo Ducale. Agli stessi, stando a quanto riportato da una testata locale, avete consegnato un report. Avete pensato di chiederne il supporto? Porteranno la questione in Parlamento come già fatto dall’On. Sarro?
«Abbiamo consegnato un breve report e abbiamo chiesto loro di capire se i famosi fondi sono recuperabili o definitivamente persi. Quali azioni vorranno porre in essere al momento non lo sappiamo; ci hanno dato piena disponibilità per futuri incontri allo scopo di approfondire ulteriormente la questione. Per quanto riguarda il fronte del Parlamento, e avendolo citato, l’On. Sarro, oltre ad essersi impegnato a far stanziare i fondi post terremoto 2013 (mozione n. 1-00387 del 27.3.2014), non utilizzati poi dall’ente provinciale, ha presentato un’interrogazione in Parlamento in data 19.12.2016, per conoscere le determinazioni in merito a iniziative di riqualificazione e restauro del bene.»
Quali sono, intanto, le prossime iniziative del Comitato? E soprattutto, semmai nessuno, a livello istituzionale, dovesse intervenire realmente, come intenderete operare?
«Sin dal giorno della sua costituzione, il Comitato Civico si è impegnato per sensibilizzare riguardo la tutela dei beni storici, facendo leva, appunto, sul Palazzo Ducale di Piedimonte Matese. Oltre a incontrare il Sindaco Di Lorenzo, e chiedere azioni forti da parte dell’Amministrazione comunale per la tutela del sito, chiederemo un nuovo incontro in Provincia e la possibilità di far eseguire un sopralluogo per capire l’attuale condizione del bene. Siamo fiduciosi nelle istituzioni e crediamo che con un po’ di sacrificio e buona volontà si possa fare tanto. Non vogliamo immaginare una situazione in cui le stesse siano assenti. Organizzeremo altri eventi di sensibilizzazione.»
Grazie al Presidente del Comitato “Recuperiamo Palazzo Ducale” per la disponibilità e per l’impegno civico promosso a tutela della nostra storia e cultura.
Andrea Palumbo

Coordinatore di Fare Comunità. Nato a Piedimonte Matese, classe ’93, si è laureato in Comunicazione pubblica e politica a Torino. Membro di Amici di Pericle, crede nella partecipazione civica come un elemento di supporto ai fini di un’attività amministrativa di qualità.