L’associazione Ru.De.RI (Rural design per la rigenerazione dei territori) è nata nel 2012 ma alcuni dei nostri fondatori hanno una relazione di ben più lunga durata con il Matese: alcuni ne sono cittadini, e altri, come gli architetti Mario Festa e Monica Carmen, sono stati anche tra i promotori dei primi progetti culturali immateriali della Regione Campania, ad esempio “PAEseSAGGIO – Azione Matese” (finanziato con fondi POR 2000-2006), che ha visto il coinvolgimento di artisti, architetti e designer di tutto il mondo nella realizzazione di interventi partecipati di rigenerazione e autocostruzione in alcuni comuni del Matese. Alcuni di questi interventi ancora visibili e fruibili come il Million Donkey Hotel, realizzato nel borgo medievale di Prata Sannita e considerato un hotel unico al mondo.
Oggi Ru.De.Ri è un’associazione composta da architetti, designer, artisti, ricercatori e professionisti che provengono da varie parti d’Italia e che operano in diversi settori. Realizziamo eventi, interventi e workshop e ci occupiamo di progettazione finalizzata alla rigenerazione territoriale. Ci ispiriamo ai principi del Rural Design e del Design Sistemico con l’intento di ampliare il campo di azione classico della progettazione, basato sul paradigma urbano e fondato sulla celebre affermazione di Gropius “dal cucchiaio alla città”, per inglobare invece il concetto di paesaggio, nelle sue diverse accezioni – tanto quella estetica che quella produttiva ed ecologica – come risultato della co-evoluzione di sistemi ambientali ed attività umane.
Innanzitutto come cittadini viviamo quello che facciamo con un forte senso di responsabilità perché crediamo fermamente nella capacità delle comunità – delle loro associazioni, dei gruppi, anche spontanei, etc. – di fare da connettori territoriali, stimolare processi di cambiamento, nutrire e sostenere la capacità di innovazione anche delle aree interne, montane e rurali, facendo leva sulle risorse proprie di questi territori, in primis quelle ambientali, paesaggistiche e culturali.

Nell’aprile 2018 abbiamo avviato Inventario, il nostro ultimo progetto. Inventario è un’impresa collettiva e aperta che nasce da quella che sentiamo come un’urgenza. Si tratta di una mappa online ma soprattutto della fase preliminare che, come associazione, abbiamo immaginato e progettato per poter avviare dei percorsi di rigenerazione in territori caratterizzati da situazioni di abbandono, sotto-utilizzo, degrado e – soprattutto — scarsa conoscenza e/o riconoscimento delle risorse disponibili.
Inventario – dal latino in venire, ovvero “trovare cercando” e stessa base etimologica di invenzione – propone quindi il sovvertimento creativo di un dispositivo culturale molto consolidato, quello del catasto, per trasformarlo in uno strumento utile all’interpretazione e re-immaginazione collettiva degli spazi di una comunità.
Il 14-15 aprile 2018 abbiamo organizzato due giorni di workshop di Inventario proponendo tre itinerari sul Matese in cui sperimentare attivamente – insieme a tanti cittadini e realtà che operano sul territorio — l’utilizzo della mappa online, e l’inserimento di contenuti e coordinate. Il primo itinerario è stato realizzato in bici, nelle zone incerte tra rurale e urbano, agricolo e industriale, che si trovano tra San Potito Sannitico e Alife. Gli altri due itinerari sono stati invece fatti a piedi, partendo dal cuore storico e culturale del Matese – Piedimonte Matese – per arrivare, lungo antiche mulattiere, fino a Castello del Matese. In questi due itinerari, siamo stati accompagnati da alcune associazioni locali che ci hanno fatto scoprire mille angoli magici e nascosti, ma anche moltissimi abbandonati e dimenticati.

Il Matese è il territorio sul quale abbiamo deciso di avviare questo tipo di mappatura per diversi motivi: un po’ per la storia che ci lega a questo luogo, un po’ perché il Matese — nell’immaginario collettivo, e come gran parte del Sud Italia — è un margine e noi siamo convinti che il margine possa essere anche un’occasione, ma soprattutto per la collaborazione e disponibilità incontrata nel FateFestival 2018 – Alt(r)e Prospettive che si terrà a San Potito Sannitico (26 aprile – 12 maggio).
Associazioni, istituzioni, scuole, singoli cittadini, imprenditori ma anche turisti e amanti del Matese sono quindi invitati a contribuire a questa mappatura creativa del Matese. Siamo aperti a collaborazioni e suggerimenti di ogni tipo, perché per avviare — come ci proponiamo con Inventario — un percorso di indagine e mappatura, che porti alla realizzazione di un nuovo tipo di catasto, ci pare un’impresa non più rimandabile e che, soprattutto, necessita di un impegno collettivo.

Crediamo che costruire catasti distribuiti e aperti, che contengano anche tracce della componente emotiva legata a questi beni, così come degli immaginari e dell’immaginazione che li plasmano, sia fondamentale: non solo per poter meglio scandagliare, comprendere e documentare i territori che abitiamo tutti i giorni, ma anche per poter agire una prospettiva e un’intenzione diversa, e far emergere, insieme alle caratteristiche oggettive, alle difficoltà e alle contraddizioni, anche il potenziale delle risorse – (ri)conosciute e non – di un territorio. Tutto quello che c’è, e che ci potrebbe essere, ma anche tutto quello che è stato già fatto ma non è stato ancora adeguatamente implementato o comunicato.
Contribuire alla mappatura è molto semplice: dovete solo registrarvi su www.ruderi.org/inventario e lì verrete guidati nell’inserimento dei punti sulla mappa – sia che stiate usando un computer che uno smartphone, sia che siate seduti in casa o sul luogo preciso che intendete inserire sulla mappa.
Prossimo appuntamento:
3 maggio 2018, ore 21:00. In occasione del Festival Altre Prospettive (San Potito Sannitico, 26 aprile – 12 maggio) Ru.De.Ri presenta Inventario: mappatura creativa del paesaggio del Matese, al Teatro comunale di San Potito Sannitico.
Nella stessa serata verrà proiettato “Piccola Terra” (2012), un film di Michele Trentini che racconta il paesaggio terrazzato della Valbrenta e le storie di tante donne e degli uomini che, attraverso l’iniziativa “Adotta un terrazzamento”, stanno cercando non solo di contrastare l’abbandono ma anche di iniettare nuove energie per ri-abitare queste montagne.
Associazione Ru.De.Ri

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